WhatsApp Image 2022-07-14 at 23.00.55 (1)

Chirurgia Urologica

La chirurgia urologica si occupa del trattamento di patologie legate a reni, vie urinarie e apparato uro-genitale maschile e urologico femminile, che prevedono intervento chirurgico.

La chirurgia in day surgery si occupa di occupa del trattamento chirurgico di patologie come la fimosi,
l’idrocele, il varicocele con dimissione il giorno stesso dell’intervento

Il trattamento chirurgico endoscopico si attua mediante l’introduzione di strumenti attraverso l’uretra, la
vescica e gli ureteri ed il rene, cioè senza effettuare incisioni ma sfruttando le vie naturali.
L’endoscopia delle basse vie urinarie si pratica per le patologie a carico dell’uretra della prostata e della
vescica. Tra questi abbiamo alcuni degli interventi più frequenti in urologia che sono la TURP (Trans
Urethral Resection of Prostate) che è il trattamento di elezione in caso di ingrossamento della prostata (IPB)
e poi abbiamo la TURB (Trans Urethral Resection of Bladder) che è il l’intervento che si pratica per la
rimozione del tumore della vescica.
L’endoscopia delle alte vie urinarie si pratica per le patologie a carico degli ureteri e delle cavità renali per la
calcolosi renale ed i tumori dell’uretere o della pelvi renale e dei calici renali. Tra questi i più frequenti sono
la Ureterolitotrissia con fibra laser per la rimozione dei calcoli ureterali, la RIRS (Retrograde Intra Renal
Surgery) in cui si rimuovono mediante fibra laser i calcoli che si trovano all’interno del rene. Al termine di
questi interventi generalmente si posiziona uno stent ureterale JJ che è un catetere che consente un
corretto drenaggio dell’urina dal rene alla vescica.

Gli interventi di chirurgia maggiore ovvero la rimozione della prostata, della vescica o del rene per
neoplasia possono essere fatti mediante una incisione chirurgica dell’addome detta laparotomia oppure
mediante la laparoscopia che è una tecnica chirurgica mininvasiva, attraverso la quale il chirurgo è in grado
di operare nell’addome del paziente senza dover ricorrere al classico taglio chirurgico. Questo avviene
tramite l’utilizzo di strumenti laparoscopici che sono fondamentalmente delle bacchette alla cui estremità è
montato lo strumento chirurgico o la telecamera, che vengono inseriti attraverso delle porte, dette trocar,
inserite in addome attraverso un taglio di 1-2 cm. I trocar oltre a fungere da porta per gli strumenti
laparoscopici, permettono l’insufflazione di CO2 per creare uno pneumoperitoneo e dilatare la cavità
addominale. Questo permette sia di operare in un campo con più spazio, che aumentare la pressione intra
addominale e ridurre così i sanguinamenti. Questo approccio mini-invasivo della laparoscopia permette di
ridurre i tempi di ospedalizzazione, ridurre il dolore dato dalla ferita chirurgica e comporta cicatrici meno
evidenti.
Questo tipo di chirurgia è riservata anche a patologie congenite come la sindrome del giunto pielo-
ureterale che è il restringimento dell’uretere prossimale con conseguente dilatazione delle cavità renali,

oppure nel trattamento della diverticolosi vescicale in cui l’ingrossamento della prostata crea una
estroflessione della mucosa vescicale attraverso la vescica causando un peggioramento della
sintomatologia disurica e frequenti infezioni.

Non trovi le informazioni che ti servono?

Se hai bisogno di chiarimenti o di ulteriori informazioni prima di prenotare una visita puoi contattarmi via WhatsApp

Puoi contattarmi anche compilando un modulo di richiesta informazioni

Iscriviti alla NewsLetter

Modulo di contatto per i pazienti

Lascia i tuoi dati con la tua richiesta. Sarà nostra cura ricontattarti